Banca del Rispamio

Utili consigli per risparmiare in banca!

15/04/15

Acquistare diamanti in banca è un valido investimento?

conviene investire in diamanti in bancaPeriodicamente ricevo domande su investimenti alternativi come per esempio oro, argento e diamanti. In particolare quest’ultima domanda nasce dal fatto che ormai molte banche (Unicredit, Carige, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Milano, Ubi Banca, Banco Popolare, Veneto Banca, Banca Marche) propongono in filiale l’investimento in diamanti prospettando, soprattutto in questo periodo di tassi bassi, ritorno superiori e “certi”.

Premesso che di certo nel mondo degli investimenti non c’è nulla, si tratta della solita piazzata in banca. Il vero obiettivo è sempre quello: ottenere tante commissioni e subito. Ho già ricordato come su alcune polizze vita le banche facciano pagare commissioni che arrivano al 3-5%.
Esempio investo 10.000 e pago subito 500 euro di commissioni che riducono il capitale investito. E di queste commissioni, una buona parte, anche oltre il 90% va all’intermediario banca (il resto alla Compagnia di assicurazione).

Per i diamanti la situazione è anche peggiore. Le banche prendono infatti commissioni nell’ordine del 10-15%, più eventuali premi di risultato. Ma come sono possibili questi alti ricarichi? Semplice: i diamanti in banca costano molto più dei prezzi di mercato e sfruttano il fatto che in Italia ci sia poca concorrenza (le gioiellerie infatti spesso non sono da meno, del resto il loro business è vendere gioielli) e poca conoscenza sull'argomento.

Ho avuto modo sul tema di fare due chiacchiere con Mirko Quaranta di “Investire in Diamanti” sito che è diventato punto di riferimento in Italia sull'argomento. Il motivo è semplice: mentre tutti gli altri siti Internet sono di proprietà di gioiellerie ed intermediari che si propongono come venditori di diamanti, il suo sito offre consigli agli investitori, consigli su come evitare “fregature” e pagare il giusto. Recentemente ha pubblicato anche una guida completa sull’argomento, che consiglio a chi è interessato o si appresta ad effettuare un acquisto di diamanti.

Non essendo nemmeno io gran conoscitore del settore, mi sembra quindi utile condividere la breve intervista con Mirko di Investire in Diamanti.

Intervista con Mirko di Investire in Diamanti

Perché hai realizzato il sito Investire in Diamanti e la Guida?
guida diamantiHo iniziato per caso ad interessarmi del settore alcuni anni fa e ho quindi acquisito molta esperienza prima sul mercato italiano, e poi sulla realtà internazionale. In questi anni sono stato testimone diretto o indiretto di diversi casi poco edificanti, in certi casi vere e proprie truffe.

Ma a prescindere dai singoli casi mi sono reso conto di come l’investimento in diamanti fosse per il piccolo investitore sempre perdente già in partenza. Il mercato dei diamanti era caratterizzato da concorrenza inesistente e poca trasparenza sui prezzi, e questo portava giocoforza una posizione dominante del venditore.

Il risultato era quindi scontato: i prezzi ottenibili in Italia per l’acquisto di una pietra erano notevolmente superiori a quelli esteri. Per tale ragione ho deciso di fare formazione, creando prima qualche articolo pubblicato sul mio sito, e successivamente vedendo l'interesse suscitato, una guida completa per rispondere a tutte le domande. La guida mi ha richiesto del tempo ma ritengo sia un buon punto di partenza per iniziare ad approcciare il settore.

Qual è il problema principale per chi vuole investire in diamanti?
Il problema è che per l’investitore appare difficile capire le differenze fra i diamanti, per cui sono facili preda del presunto venditore affidabile di turno.

Occorre partire dal presupposto che, a differenza di altri strumenti di investimento come azioni o obbligazioni, ogni diamante è unico. Ha caratteristiche proprie che lo distinguono e il suo valore può essere stimato su questi specifici elementi. Quindi occorre anzitutto conoscere le basi e sapere cosa conta davvero (e non è il carato, ossia il peso, come molti pensano).

scala purezza diamante

Partendo da questi presupposti spesso ci si affida alle parole del venditore che si fa forza di un certificato internazionale che ha un valenza importante ma relativa se non lo si sa interpretare.

Quindi ci si affida al venditore. Però i diamanti hanno un costo minimo elevato, come è possibile quindi che non ci si informi un po’ sui prezzi?
Il fatto è che non è sempre facile farlo. Quasi tutto il materiale informativo in circolazione è pubblicato dagli stessi venditori. Addirittura, con il lancio dei diamanti in banca, diversi giornali e riviste hanno scritto articoli spacciati come informativi ma di fatto pubblicitari (non a caso poi si introduceva l’intermediario di turno).

Ma soprattutto penso che conti l’atavica e perdente maggiore fiducia degli italiani verso i canali tradizionali come le gioiellerie e oggi le banche.

In effetti questo non è una novità per chi legge Banca del Risparmio. Lo ripeto spesso anche in materia di conti e investimenti. Quindi se ho capito bene l’investitore tende, magari non conoscendo bene l’argomento, a fidarsi di chi conosce?
Esatto! Può sembrare strano ma alla fine è così. D’altronde siamo stati abituati al concetto di investimento = banca. Le banche sono entrate nel settore solo da un paio d’anni ma già detengono la quota di maggioranza del mercato dei diamanti da investimento riservata ai piccoli investitori.

In pratica il piccolo investitore, magari anche sollecitato, pur non conoscendo nulla è portato a fidarsi e a investire sui falsi presupposti di un consulente bancario che di diamanti ne sa praticamente nulla.

Ma quel che è peggio è che questi investimenti sono a perdere già in partenza.
In realtà le banche non vendono nulla, fanno da puri segnalatori grazie ad accordi con intermediari specializzati (IDP Intermarket Diamond Private, DPI Diamond Private Investment, Diamond Love Bond). E per questa semplice segnalazione, si beccano commissioni tra il 10-15% che si aggiungono ovviamente alla quota degli intermediari stessi.

Il risultato è che i diamanti acquistati in banca sono offerti a prezzi persino più che doppi rispetto a quelli disponibili sul mercato.

Lo ripeto sempre ai miei lettori: un buon investimento si fa all'acquisto. Se acquisti pagando troppo (come in banca), se ti va bene in 10 anni avrai recuperato il capitale investito.

Beh, in effetti questo succede spesso in banca. Ho posto spesso l’attenzione sui prodotti offerti in banca ad alto costo o basso rendimento. Ma quindi la soluzione che proponi qual è? Lasciare perdere l’investimento in diamanti?
No, certo. Questo no, e per varie ragioni.

Ritengo che i diamanti siano una valida alternativa per i propri investimenti all’interno di un portafoglio diversificato. Inoltre queste pietre presentano diversi vantaggi in termini fiscali ma anche di protezione. Si pensi che sono un investimento anonimo, non soggetto a tasse successorie o sui capital gain, che protegge il capitale da eventuali crack finanziari, patrimoniali o prelievi forzosi.

Inoltre questo è un momento che ritengo proficuo per l’investimento in diamanti.
I rendimenti dei classici investimenti (obbligazioni, deposito, titoli di stato, immobili) sono bassi e ulteriormente falcidiati dall’alta tassazione. Grazie a Internet poi c’è più trasparenza ed è possibile recuperare alcuni prezzi e quotazioni.

Ma il principale aspetto positivo è che finalmente sono attivi anche nel nostro paese alcuni operatori esteri che offrono prezzi molto più competitivi ed in linea con il mercato internazionale (che non si basa sulle assurde quotazioni pubblicate sul Sole 24 Ore, ma sul Rapaport e soprattutto oggi sull'indice Idex).  Prezzi che possono essere persino inferiori al 50% rispetto a quelli in banca!  La differenza può sembrare incredibile, ma è pienamente dimostrabile (il confronto l’ho fatto prendendo a riferimento i prezzi pubblicati per esempio sul sito di IDB, intermediario che opera tramite le filiali di Unicredit, Banco Popolare e altre banche).

Grazie Mirko.

Concludendo direi che l’importante è sempre informarsi prima di investire, e non affidarsi ciecamente agli altri. E ovviamente confrontare i prezzi. L'investimento in diamanti non è consigliabile per tutti, ma visto le numerose domande in proposito e le proposte delle banche sempre più alla ricerca di ricavi alternativi, ho ritenuto corretto informare (e informarmi io stesso) sull'argomento. Per chi vuole saperne di più, il sito di Mirko è Investire in Diamanti.

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